L’AVARO
di Molière
riduzione Luigi Lunari
con
Alessandro Haber e Simona Marchini
e con
Maximilian Nisi – Marcello Romolo – Daniela Zanchini – Paolo Briguglia
Ada Todaro – Vito Facciola – Roberto Salemi – Patrizia D’Antona
e con la partecipazione di
Giorgio Libassi – Carlos Pavlidis
scene
Jèrome Savary
con la collaborazione di Claire Sternberg
costumi
Michel Dussarrat
musiche
Gérard Daguerre
luci
Cesare Accetta
aiuto regia
Maxime Lombard
regia
Jérôme Savary
Note di regia
L’Avaro è un testo così universale quanto atemporale. Potrebbe essere adattato in una qualsiasi epoca visti i temi che tratta: l’avarizia, i rapporti padre-figli, la cattiveria, l’arbitrato, sono cose così presenti ai giorni nostri che in quei secoli.
Io non ne ho voluta fare una forzata messa in scena “moderna” dell’Avaro ma voglio ricordare al pubblico la modernità di Molière. Nella riduzione se ho fatto qualche astrazione è per qualche (raro) arcaismo della lingua, le frasi potrebbero essere utilizzate nei nostri dialoghi di tutti i giorni, e gli scontri tra Arpagone ed i suoi figli potrebbero essere stati scritti da Ibsen o Cechov o…..
Noi quindi abbiamo lavorato in questo senso, gettando un ponte tra l’epoca di Molière e la nostra cercando similitudini tra questi due periodi a prima vista così lontani ma invece vicini.
Alessandro Haber sarà un nuovo e moderno Arpagone. Nel mio Avaro passerà d’incanto da un Arpagone Goldoniano ad un aspro banchiere Brechtiano.
Simona Marchini sarà una direttrice di agenzia Matrimoniale, riporterà Frosina ad essere una mezzana dei giorni nostri.
Per gli attori che andrò a scegliere, reciteranno Molière in maniera moderna ma senza tradire lo spirito del testo.
Jérôme Savary
personaggi e interpreti (in o.e.)
Arpagone Alessandro Haber
Merluzzo Carlos Pavlidis
Valerio Maximilian Nisi
Elisa Ada Todaro
Cleante Paolo Briguglia
Freccia Vito Facciolla
Mastro Simone, il Commissario Roberto Salemi
Frosina Simona Marchini
Mariana Daniela Zanchini
Mastro Giacomo Marcello Romolo
Anselmo, Gran D’Avena Giorgio Li Bassi
Donna Claudia Patrizia D’Antona
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